assemblaggio su tela acrilico, scarti di cemento, trasposizione alla nitro, tarlatana
60 cm x 1 m
2015
La peculiarità del Libro d’Artista sta nella scelta dell’autore di realizzare appunto la sua opera tramite la forma libro, che viene adoperata come laboratorio di ricerca, progettandone la sua struttura , composizione, testo e materialicità.
L’artista riesce in tal modo a superare la natura fisica del libro, inteso come veicolo di conoscenza, dove le scritte nere si susseguono come bighe di formiche su terra bianca, rompendo la materia di cui è fatta la scrittura.
Il libro diventa per l’artista oltre che soggetto espressivo della propria arte medium di diffusione, dal momento che viene esposto all’interno delle mostre come opera tangibile al pubblico.
Il Fruitore di fronte al Libro d’Artista è tenuto ad interagirvi, a toccare a prenderlo in mano, a sfogliare ad amarlo o disprezzarlo se necessario.
Non più quindi una visione passiva, ma attiva.
Il libro nella storia dell’uomo è stato il primo veicolo di sapere e conoscenza il fatto che sia esposto alla portata di chiunque all’interno delle mostre lo fa diventare un elemento equo ed è proprio per questa caratteristica che rende il libro nella sua natura giusto.
Il libro non è più solo un libro, ma è lo specchio dell’Arte che si riflette tra le mani di chi la guarda.